Sarasvatir
Dio della conoscenza
Divinità
Sarasvatir è il dio dell’assoluta perfezione, onnisciente e telepatico, conosce tutti i misteri del mondo e tutte le soluzioni ai problemi dei suoi fedeli. Pacato ed illuminato, invita i suoi fedeli a raggiungere la perfezione assoluta e l’ascetismo. Sarasvatir promuove gli eventi culturali e le iniziative religiose che portano a galla saperi poco conosciuti. È interessato a tutte le culture, anche quelle di religioni opposte alle sue, ma non tollera la stupidità fine a sé stessa. Per questa ragione, i superficiali pensano che i fedeli di Sarasvatir non amino ridere o divertirsi e questo porta i più ad appellarsi ai suoi fedeli con il soprannome di “I musi tristi”.
Dogma
Il perfezionamento di sé è punto focale. Sarasvatir crede che la ricerca della perfezione e della conoscenza assoluta siano le vie per raggiungere l’illuminazione e l’ascensione ad esseri superiori. Tutti i seguaci di Sarasvatir studiano e leggono più che in ogni altra religione, cercando di raggiungere la più assoluta impeccabilità.
Sarasvatir è inoltre il patrono dei profeti e degli oracoli, in quanto divinità onnisciente e chiaroveggente. Il suo legame con l’arco celeste, dominio di sua madre Astrea, porta i suoi fedeli alla contemplazione delle costellazioni e dei movimenti celesti: molti dei più importanti astronomi di Assiah sono della fede del dio della conoscenza.
Storia
Sarasvatir è nato dalla chiaroveggenza di Astrea. Dio della conoscenza, conserva tutta la memoria del mondo, comprese le storie degli dei Ancestrali.
Provvidenza
Sarasvatir premia i suoi fedeli facendo nascere bambini con il dono della telepatia o con intelligenze fuori dal comune, se compiaciuto della loro rettitudine.
Apprezza particolarmente chi si impegna e dedica la propria vita alla conoscenza e all’ascesi, concedendo in rare occasioni il rallentamento del processo di invecchiamento. Alcuni fedeli, infatti, sono convinti che la razza di umani zehadin sia figlia di Sarasvatir.
Un’offesa a Sarasvatir (come il disturbo della quiete in un suo tempio, una vita all’insegna del piacere, mancanza di autocontrollo o disprezzo per l’istruzione) può essere punita dal dio con vuoti di memoria, amnesia, cecità, sordità, riduzione delle facoltà mentali o trasformazioni in animali come mezzo per sperimentare la vera stupidità di cui ci si rende protagonisti.
Piuttosto contrariato anche dall’arroganza, Sarasvatir punirà chi interrompe la propria strada per l’auto-perfezionamento, maledicendo le generazioni future ad un intelletto limitato.
Aspetto
In quanto divinità spirituale, molti templi raffigurano Sarasvatir come una luce azzurra, ma il vero aspetto di Sarasvatir è molto più semplice. Minimalista e perfetto, il dio della conoscenza si presenta come un uomo di mezza età dalla barba grigia ben fatta, vestito di una tunica semplicissima e candida. I suoi occhi sono blu oltremare, penetranti e convinti. Sembra che un intrattenimento particolarmente caro al dio sia impilare pietre in equilibrio.
Servitori
Sarasvatir è patrono soprattutto dell’illuminazione e delle ricerche per la conoscenza e l’auto-perfezione della mente. In quanto tale, le creature senzienti sono più associate alla sua fede rispetto a qualsiasi Animale. Una dei suoi più fedeli servitori è l’enorme tigre bianca Scìo, telepate e saggia come il suo dio.
Chiesa di Sarasvatir
Seguono la religione di Sarasvatir tutti colori che intendono perseguire la via dell’illuminazione e che intendono dedicare la propria vita alla conoscenza. Ben accetto è chi ammette di non conoscere, perché soltanto la fede riposta in Sarasvatir potrà garantigli le risposte.
La maggior parte del clero di Sarasvatir è nobile di origine e chi si abbandona alla sua fede perde il nome di famiglia per assumerne uno religioso: tutti i sacerdoti si chiameranno Sarasson e le sacerdotesse Saradottir (figlio/a di Sarasvatir), perché affidati all’immensa conoscenza e al giudizio del loro dio, visto come una specie di padre. Il clero di Sarasvatir si propone come insegnante e maestro per il popolo ed ha abbigliamenti diversi a seconda del tempio di appartenenza: alcuni prediligono vesti minimali per non cedere alle tentazioni terrene, mentre altri templi, come quello più grande situato a Laylia, la capitale del regno di Arborea, adottano tuniche ed abiti di pregiata fattura, per sottolineare la grandezza del dio della conoscenza. I colori predominanti sono il grigio e il bianco.
I templi di Sarasvatir sono grandiosi e strutturati in più piani. Posseggono giardini, ampie sale di meditazione e le più fornite biblioteche del continente. Alcuni affermano che all’interno dei suoi templi ci siano tomi sconosciuti ed unici, preservati in integrità dai sacerdoti.
Testi Sacri
Vi è una mole grandissima di testi sacri di Sarasvatir, ma il più importante è il Libro delle Leggi, un tomo enorme che conserva tutti detti e gli insegnamenti dati dal dio della conoscenza ai suoi oracoli o profeti.
Giorni Sacri
Non sono noti giorni sacri alla fede di Sarasvatir.
Allineamento
Legale Neutrale
Competenze
Conoscenza, perfezione, meditazione, studio
Domini
Conoscenza, Guarigione, Legge, Rune, Nobiltà
Arma Preferita
Colpo senz’armi, bastone ferrato