La nobiltà
Il continente di Assiah attraversa un periodo storico analogo al nostro medioevo. Tuttavia, la presenta della magia e di varie fantasiose tecnologie possono tramutare il medioevo che conosciamo in un periodo storico ibrido o completamente diverso.
In questa serie di articoli vediamo perciò nel dettaglio alcuni aspetti dell’ambientazione per evidenziare punti di continuità e discontinuità con il medioevo del nostro mondo. Se non l’hai ancora letto, leggi l’articolo precedente della stessa serie: La Guerra.
Una questione di nascita
Nobile si nasce e non si diventa. Nel medioevo era comune credere che i gli aristocratici fossero nati “per natura” con qualità d’eccellenza tramandate nel sangue. Come se si fosse trattato di api regine e api operaie. In alcune razze questo discorso è vero (come gli Elfi Nobili o i Drow Nobili). Tra gli umani, invece, non esiste alcuna differenza effettiva di eccellenza tra classe dominante e classe dominata se non quella del preconcetto. Tuttavia, la gente non è consapevole di questo e crede effettivamente che i sovrani siano naturalmente migliori del popolo. Per questa ragione, normalmente, le casate nobili tramandavano il potere di governare ai discendenti.
Quando si è nobili, si dispone di un titolo nobiliare e si possiede un appezzamento di terra che si domina. Tutti coloro che vivono nelle terre del signore gli appartengono e perciò sono chiamati sudditi o servi, poiché dimorano nelle terre di un altro. È per questo che il padrone di una terra può disporre di vita o di morte sui suoi sudditi.
Pur avendo natali aristocratici, un nobile potrebbe perdere i suoi privilegi a seguito del decadimento di prestigio della sua famiglia.
È perciò bene che non si confonda un personaggio ricco con uno nobile. Ad Assiah, in quasi tutte le nazioni, esiste una certa “classe borghese” composta da coloro che esercitano il commercio, alcuni tipi di artigianato e altre professioni libere. Costoro sono ritenuti notabili (e non nobili) e sono guardati dalla gente comune con riguardo. (La maggior parte delle professioni elencate nell’abilità Professione sono di una certa levatura e procurano un guadagno considerevolmente più alto di quello della media. Questo argomento sarà approfondito in un articolo dedicato alla ricchezza).
Questa è la ragione per cui un matrimonio tra un nobile e un non nobile è ritenuto scandaloso e sconveniente. Un nobile non permetterebbe mai al proprio sangue di mescolarsi con quello di un plebeo o verrebbe scacciato dall’alta società.
Una questione di titolo e nazione
Si può essere nobili soltanto per nascita, ma in alcune culture è possibile entrare a far parte di una famiglia aristocratica grazie ad un matrimonio o un’adozione.
In alcuni casi si può entrare a far parte dei ranghi più bassi della nobiltà in seguito ad investiture e nomine, le quali sono concesse dai regnanti in carica: questa è una pratica particolarmente comune nel Reame del Nentyr, che ha portato alla formazione di una grande fetta di “nobiltà acquisita” che non sempre è vista di buon occhio dalla nobiltà di nascita. I nobili di nascita ritengono inferiori i nobili “acquisiti” poiché privi di “sangue blu”.
Un’altra eccezione alla regola della nobiltà di nascita si verifica nel regno di Nuova Nyloria: in questa teocrazia la nobiltà si misura in prodezze guerriere e comportamenti eroici, perciò il potere è affidato ai più valorosi. Si ritiene, tuttavia, che i più forti in battaglia siano nati benedetti dall’alto e per questo siano più inclini al comando e meritevoli di comandare.
Nella nazione di Hyllis la nobiltà è associata al potere magico posseduto. Incantatori di particolare talento ricevono spesso inviti ufficiali nella gilda di Arcana Materia, iniziando così una scalata accademica che sempre più sfocia in diritto di governare.
Nella Repubblica di Keyne la nobiltà è stata espulsa volontariamente dalla nazione e si tratta di un argomento molto sensibile per la popolazione. A Keyne non esistono nobili e sudditi ma solo cittadini e nessuno vuole sentire parlare di classi nobiliari poiché si ritiene sia un costrutto antiquato e opprimente. Gli abitanti della Repubblica, e in particolare i suoi vertici, ritengono che non esista una specie al di sopra delle altre ma che si tratti di capacità individuale e favore divino. È concezione comune nella Repubblica di Keyne credere che una vita agiata a seguito del duro lavoro sia un merito e un’elezione divina.
Etichetta
I nobili ricevono un’educazione molto rigida sin dalla più tenera età, attività completamente sconosciuta dai sudditi. Non in tutte le culture è però prevista un’istruzione di tipo accademico, perciò non è raro che un regnante non sia in grado di scrivere o leggere.
In particolare, i nobili sono spesso istruiti e dotati di buone maniere. A seconda del genere o della cultura, i nobili potrebbero essere colti o versati nelle arti e sono generalmente in grado di parlare più di una lingua per intrattenere rapporti con potenze straniere.
Un nobile seguirà sempre le norme di comportamento dettate dall’etichetta della sua cultura, tramandata come educazione basilare ed insegnata fino alla più tenera età. L’etichetta varia di cultura in cultura e può essere più o meno rigida nel gestire comportamenti ed interazioni sociali.
Nobiltà e guerra
Ogni signore feudale è tenuto a concedere le sue truppe personali durante i tempi di guerra, inclusa la sua nobile partecipazione. Di solito prodezze in tempi di guerra significano nuove concessioni da parte dei sovrani in carica e numerosi pagamenti e prestigi, perciò partecipare agli scontri è sempre visto con grande entusiasmo.
Un re scenderà in guerra a capo del suo esercito. Talvolta capita che cada in guerra, ma molto più spesso potrà essere preso prigioniero dagli avversari per ottenere un riscatto, reclamando così la vittoria della guerra.
A questo riguardo, leggi il nostro articolo sulla guerra!