Elfi arborei

Gli elfi Arborei ebbero origine nella Selva Fatata, una regione di foreste verdeggianti, magie incontrollate e meraviglie sconfinate, durante l’Era degli Albori, discendenti diretti del dio elfico Altabas

DESCRIZIONE

Gli elfi arborei hanno corpi longilinei e alti e incarnati che vanno dalle tonalità più chiare fino alla carnagione color sabbia. I volti hanno lineamenti affilati, gentili, talvolta fanciulleschi e di solito molto attraenti, testimonianza del loro retaggio ultraterreno. Sono dotati di orecchie allungate e a punta.

Le chiome degli elfi arborei sono quasi sempre lisce o ondulate, dalle tonalità chiare come quelle del sole di cui sono figli. Biondo platino, biondo grano, biondo miele, castano chiaro o ramato sono solo esempi dei colori più diffusi. Sono frequenti anche alcuni colori pastello come verde e azzurro, ma non si tratta mai di colori accesi.

È usanza tipica degli elfi arborei portare i capelli lunghi sciolti o intrecciati in elaborate acconciature maschili e femminili. Di solito gli elfi arborei rifiutano di tagliare i capelli alla maniera degli altri umanoidi, ritenendo i capelli una parte fondamentale del loro corpo che rappresenta dignità e tradizione. Sono infatti molto frequenti fermagli e fermatrecce elfici per entrambi i sessi. Esistono tipi di tagli o acconciature pensate per gli elfi guerrieri, artigiani o che svolgono altri mestieri, perché i capelli non siano d’intralcio.

Hanno occhi allungati dalla forma piacevole con iridi variopinte dei più esotici colori. Non sono rare tonalità insolite, sfumature di più colori nella stessa iride o eterocromia, che non è culturalmente vista come inestetismo. Il colore più diffuso degli occhi è l’azzurro.

Sono pacati e raffinati, caratteristiche che rivelano il grande potere di cui erano dotati durante i tempi antichi. Hanno sguardi vividi e intelligenti, modi gentili e contemporaneamente decisi. Per queste caratteristiche potrebbero sembrare talvolta rigidi e altezzosi, ma per le stesse ragioni sono capi stimati, temuti e rispettati.

Gli abiti tradizionali degli elfi arborei sono simili a quelli erranti, con tuniche variopinte di stoffe elfiche, lunghe fino ai piedi e adornate di complesse decorazioni ricamate. L’abito cerimoniale di un elfo o un’elfa è di solito composto da più stoffe sovrapposte di sfumature diverse dello stesso colore e richiamano spesso strutture vegetali o schemi arcani. Alle elfe sono di solito concesse più fantasie e svolazzi, mentre agli elfi si riservano linee più squadrate e meno morbide.

Le decorazioni degli elfi arborei sono molto rinomate, richieste e vendute in tutta Assiah, e sono ritenute di alta classe, anche se gli elfi arborei odiano che la loro tradizione sia usata per il piacere di profani.

STORIA

Gli elfi arborei, gli elfi drow e gli elfi erranti erano un tempo un’unica razza (di nome Eladrin) che viveva lungo i confini tra il mondo e la Selva Fatata, all’epoca sospesa come semipiano nei cieli di Assiah. Il dio Altabas le due sorelle, Ëishe e Talys, erano innamorati di questa razza fatata, in quanto tutte e tre le divinità vedevano nei suoi membri le qualità che consideravano più preziose.

Altabas ammirava la loro percezione innata dei flussi della magia, i loro canti e la loro feroce collera in battaglia. Ëishe amava la loro furtività, i loro passi sommessi tra le ombre della foresta, la loro curiosità e meraviglia nei confronti del mondo appena nato. Talys prediligeva coloro che ambivano al potere e lo prendevano, e coloro che non mostravano pietà nei confronti dei nemici e dei rivali.

Talys e i suoi fedeli seguaci tra gli eladrin si ribellarono ad Altabas, ad Ëishe e al resto dei loro simili, dando il via ad una guerra che dilaniò l’intera Selva Fatata.

Nel frattempo, il conflitto scavò anche un solco fra gli elfi erranti (che preferivano le terre selvagge del mondo di Assiah) e gli elfi arborei, che preferivano la magia e i misteri del luogo natio. Alla fine, i drow furono isolati e esiliati dalle comunità degli elfi erranti e degli elfi arborei, e da quella che un tempo era un’unica razza ne nacquero tre. Fin dalla conclusione della guerra, gli elfi arborei hanno cercato di restaurare la vecchia gloria della loro razza. Altabas si ritirò nel suo piano e non offrì più direttamente i propri consigli alla sua gente.

SOCIETÀ

Gli elfi arborei vivono soprattutto nel regno di Arborea e nei territori della Selva Fatata, in vaste città le cui guglie svettano verso il cielo, circondate su tutti i lati da fitti boschi. Nel regno di Arborea vige la monarchia assoluta. Il re attualmente in carica è Calass I il Prescelto. 

Per lungo tempo, gli elfi arborei hanno mal sopportato il dominio drakariano, di cui avevano però bisogno per le difficili condizioni economiche in cui l’Era Oscura aveva li aveva lasciati dopo la conquista da parte di Osram.

Per molti elfi arborei, il resto del mondo è un rozzo luogo di periferia, a malapena degno della loro attenzione. Tuttavia, alcuni elfi scelgono di vivere nel resto del continente spinti dalla sete di avventura, dalla curiosità o dalla responsabilità nei confronti della gente che ha bisogno del loro aiuto in quest’epoca di oscurità.

Generalmente ligi alle regole, gli elfi arborei che vivono fuori dalla Selva Fatata vivono in città urbanizzate come privati cittadini e si adeguano alle leggi locali senza opporsi. Raramente si ribellano alle usanze locali (magari giudicandole sciocche in privato) ma allo stesso modo chiedono che le loro siano rispettate.

Spesso un abitante elfo di una città diventa una specie di istituzione: vivendo per molti più anni dei suoi vicini di casa, conosce tutti da generazioni e sa perciò ogni cosa del quartiere (o forse della città al completo) in cui vive. Alcuni elfi sono rattristati dal vedere il tempo scorrere per i loro amici e dover ripetutamente subire la loro morte, mentre altri sono contenti di poter dispensare alle generazioni future la loro conoscenza.

Le loro feste culturali sono spesso organizzate dai templi delle loro divinità in occasione di date e ricorrenze religiose.

RELAZIONI

Gli elfi arborei non hanno difficoltà ad adeguarsi alle regole del mondo quante invece ne hanno a relazionarsi con le altre razze. Visti come esseri millenari, altezzosi o misteriosi, incutono spesso una sorta di soggezione.

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ALLINEAMENTO E RELIGIONE

Gli elfi arborei sono frequentemente di allineamento legale o neutrale. L’asse bene/male è del tutto personale.

IN GIOCO


CALCOLO DELL’ETÀ

Gli elfi arborei, erranti e drow sono razze molto longeve. L'età massima di un elfo è di circa 600 anni, trascorsi i quali l'elfo sarà pronto a raggiungere l'aldilà, senza attraversare vecchiaia, acciacchi o malattia. La maggior parte degli elfi riesce a sentire l'approssimarsi della sua ora e l'accetta come normale fase della vita.

Gli elfi crescono in maniera simile agli umani fino ad un'età di 7 anni, dopodiché il loro corpo progressivamente rallenta drasticamente la crescita, fino a smettere di invecchiare quando assume l'apparenza di 20-25 anni di età.

Man mano che il PG diventa più saggio e maturo potrà scegliere se mantenere le sembianze di ragazzo o assumere un aspetto più adulto. La scelta è generalmente irreversibile anche se può essere attenuata da incantesimi e trattamenti ringiovanenti arcani.

Nota: l’età di un elfo si giudica dalle orecchie. Più le orecchie sono grandi, più l’elfo è giovane.


ELFI DEL SOLE

Di tanto in tanto, nella stirpe degli elfi arborei, nasce un elfo benedetto da Altabas, di solito nominati “elfi del sole”. Questi elfi hanno sempre chioma bionda e occhi di un bel azzurro pieno, del colore del cielo terso estivo.

Questi elfi sono di solito dotati di particolare grazia, virtù e grande rettitudine morale, richiamando le caratteristiche del Primo della Seldarine.

La nascita di un elfo del sole è sempre visto come una benedizione dalle comunità e tutti sono portati a credere che diventeranno capi prediletti o formidabili eroi. 

IN GIOCO

In gioco, gli elfi del sole hanno i seguenti tratti alternativi:

Tratti razziali sostituiti: Origini Fatate e Volontà della Selva.


ELFI NOBILI

L’aristocrazia degli elfi arborei è numerosa e dalle tradizioni complesse. In queste caste nobiliari è usanza unirsi in matrimoni combinati senza mai abbandonare la linea di sangue della famiglia, in cui scorre il potere divino della stirpe di Altabas. La legittimazione del potere del re di Arborea è infatti intesa come elezione divina.

La magia arcana è insegnata e tramandata sin dalla tenera età.

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IN GIOCO

In gioco, gli elfi Selvaggi hanno i seguenti tratti alternativi: