Calass Sylvan

IL PRESCELTO DELL’ARIA

L’attuale re di Arborea Calass Aelathor, è un personaggio della storia di Assiah, legato alla Missione dei Prescelti. Noto come Il Prescelto dell’Aria, perché custode dell’Amuleto dell’Aria, combatté contro Osram Sangue di Demone e contro Baneth durante l’Era Oscura, sconfiggendolo assieme agli altri Prescelti degli Arconti. Recuperato il suo trono durante la sua missione, Calass governa su Arborea compiangendo la sua defunta moglie Alice, un’altra dei Sei Prescelti, di cui si innamorò durante la missione. 

STORIA

LA CRISI DINASTICA DI ARBOREA

Calass era il terzogenito di una famiglia benestante, i Sylvan, che per generazioni si erano distinti per il loro contributo alla comunità della città di Laylia. Sotto le amorevoli cure del padre Amran Sylvan e della madre Irien, il piccolo Calass, assieme a suo fratello maggiore Sharos e sua sorella Nerwe, cominciò a muovere i suoi primi passi, ricevendo dalla sua famiglia una dottrina basata sull’importanza delle proprie scelte. La famiglia Sylvan era piuttosto nota nel villaggio soprattutto per merito di Amran, che aveva la fama di essere uno tra i più affidabili commercianti di Laylia: la sua attività di pastore gli permise di potersi guadagnare da vivere senza troppi sforzi grazie alla vendita di lana e di formaggio di pecora. Irien però non era da meno per fama: le sue doti come guaritrice la portarono a collaborare con l’esercito cittadino per la cura di ferite leggere, facendosi benvolere tra i suoi pazienti, fino ad entrare a far parte ufficialmente nella milizia del regno.

Ben presto venne il momento di mettere in pratica gli insegnamenti dei genitori: Sharos fu affascinato dalla nobile arte del combattimento e si unì ben presto nell’esercito, mentre Nerwe decise di voler portare avanti l’attività del padre, spingendosi però a voler addestrare altri animali per poter valorizzare la produzione locale. Anche Calass venne influenzato dagli eventi correnti e scelse di arruolarsi nell’esercito come arciere, incontrando i suoi amici d’infanzia: Zanian, che adesso era entrato come stregone nella Milizia della Grandine, Mirielye, che era diventata una bellissima maga e arruolata nella Milizia della Foschia, e infine Akindin, nobile paladino che, ormai adulto, era diventato capitano nella stessa milizia di suo fratello Sharos.

Il motivo per cui molti giovani sceglievano la via dell’esercito era dovuto alle terribili pieghe che stava assumendo la cosiddetta Crisi di successione degli Aelathor, la nobile famiglia di elfi che fino a poco prima dominava pacificamente sulla ridente città. Tempo prima, il Signore Belkas, che aveva avuto dalla consorte Nelothie già due figli, fece combinare a nozze la figlia Imis con Angron Cruaver, un umano di stirpe poco nobile ma molto ricco. Con questo matrimonio combinato, Belkas si augurava di ridare vigore alla famiglia degli Aelathor, che stava perdendo prestigio, contando anche sul fatto che Angron, essendo umano, sarebbe morto ben prima di sua figlia. Tuttavia, Belkas non riuscì ad attuare il piano di persona e morì in seguito ad un incidente durante un torneo cavalleresco: a succedergli fu il primogenito, Dorosaer, che morì dopo pochi anni senza aver avuto la possibilità di poter dare alla luce un figlio, e poi il secondogenito Magladen, che venne avvelenato. A pretendere il posto vacante furono la vedova Nelothie, rivendicando la sua nobiltà, e lo stesso Angron, che rivendicava il matrimonio con la figlia Imis come condizione sufficiente per ritenerlo eleggibile.

L’impasse non durò a lungo: il tentato omicidio di Nelothie convinse il popolo che dietro ci fosse Angron, che prima respinse le accuse e poi minacciò la città di arrendersi se teneva alla propria pelle. Il rifiuto della città alle sue condizioni diede inizio ad un’aspra guerra tra l’esercito cittadino e i mercenari arruolati da Angron per assediare la città.
Sotto il comando del generale Galadhon Thoroar, Calass venne addestrato all’uso dell’arco e con il passare del tempo gli vennero assegnate missioni, missioni di cui i suoi compagni non capivano perché stessero perdendo tempo così e Calass non poteva essere d’accordo con loro, finché una notte Galadhon li svegliò e li condusse in una radura che non avevano mai visto prima. Da lì videro l’accampamento di uno dei reggimenti delle truppe di Angron, e Galadhon li preparò per un attacco a sorpresa e li fece mettere in posizione, ma il nemico, in qualche modo, sembrò sapere dell’attacco e catturò i miliziani che si erano addentrati nella radura. Calass, una volta ripresosi, vide tutti i suoi compagni legati mentre da fuori, sommessamente, due uomini parlavano tra loro di un compenso e riconobbe in Galadhon una delle due voci. Una volta fuggito rocambolescamente assieme ad alcuni suoi compagni, i pochi superstiti decisero che fosse meglio per loro far sparire le proprie tracce.

Per Calass la scelta ricadde su Altatorre, città mista di culture e razze, un luogo ideale per mescolarsi senza dover rendere conto a nessuno del suo arrivo nella città. Fu facile per lui guadagnarsi la fiducia degli abitanti del posto, in particolar modo le sue conoscenze da arciere furono un ottimo biglietto da visita quando figurava in occasione dei tornei di tiro con l’arco, non passò molto tempo prima che una guardia gli offrì di unirsi nell’esercito di Altatorre. L’elfo fu riluttante all’idea e rifiutò l’offerta, ma la guardia lo intimò di unirsi a loro o avrebbe detto a uno dei mercenari di Angron di aver trovato uno dei fuggitivi che stavano cercando e per Calass non ci fu altra scelta che accettare, non conoscendo le reali
intenzioni della guardia. L’esperienza come arciere ad Altatorre gli permise di mettere a punto le sue qualità e anche i superiori ne riconobbero il suo valore, ma l’improvvisa irruzione di Osram Sangue di Demone portò la città e l’esercito nel caos, impreparati a gestire un attacco così violento e distruttivo.

LA MISSIONE DEI PRESCELTI

Nella sua fuga dalla città, che ormai era questione di tempo prima che cadesse definitivamente nelle mani di Osram, a bordo di un carro incontrò altri fuggitivi, che sarebbero poi diventati i suoi nuovi compagni di avventure, accomunati da una curiosa profezia dove lui e gli altri erano stati riconosciuti come “Prescelti”. I loro nomi erano Uriel Heim, Fyannon Mestästys e Ingrid Durthurin

Insieme ai suoi nuovi compagni, Calass incontrò l’arconte Dev, che spiegò loro la missione da compiere, ovvero recuperare gli amuleti elementali e sconfiggere Osram Sangue di Demone, e poi sacrificò la sua ultima Essenza per portare i Prescelti ad Aetherea.

Lì il gruppo si imbarcò sulla Lefkandi, un’aeronave donata dall’Arconte Feral per il proseguimento della missione. Dell’equipaggio dell’aeronave facevano parte anche Stannis Danover, ritrovato ad Aetherea, Teinys Malahide, una incantatrice aasimar e Kiramor Antarr, che sembrava un amico di Fyannon Mestästys, una dei prescelti. Ad Aetherea, inoltre, l’arconte Feral consegnò l’Amuleto del Fuoco ad Ingrid.
I prescelti viaggiarono fino a Pravoka, dove incontrarono l’arconte Essytan, e dove recuperarono l’Amuleto dell’Aria, che si legò proprio a Calass.
Partirono dunque per la Selva Fatata, diretti verso il terzo Amuleto, ma lì scoprirono che nel frattempo l’Impero aveva sterminato un villaggio e rapito l’arconte Elyanna. I giovani aiutarono gli elfi a difendersi dalle truppe dell’Impero e Calass stette ben attento a non farsi riconoscere da nessuno, ma la capitale degli elfi fu costretta a cadere e i Prescelti, dopo aver recuperato l’Amuleto dell’Acqua, che finì per legarsi a Teinys, furono costretti a fuggire via sulla Lefkandi, la loro aeronave. Calass si lasciò per la seconda volta la sua città alle spalle, ma stavolta mentre cadeva.

Il gruppo si divise e Calass finì in compagnia di Uriel e Teinys, con i quali si dirise verso la capitale dell’Impero di Osram Sangue di Demone: la città di Mardìa. Lì incontrarono prima il padre di Teinys, un incantatore potente imprigionato perché professava la venuta dei Prescelti, e poi i membri del clan di Ingrid, i Durthurin, che si unirono alla causa dei Prescelti dopo aver raccontato delle loro lotte interne a causa del conquistatore. Dopo poco i Prescelti si ricongiunsero: Ingrid era stata imprigionata a Mardìa perché tratta in inganno durante il suo viaggio, e con lei anche Stannis, che si rivelò un traditore al servizio di Sangue di Demone, però da lui tradito a sua volta. I Prescelti riuniti, recuperata anche l’arconte Elyanna, prigioniera insieme ad Ingrid, partirono per la città di Fallcrest alla ricerca dell’Amuleto della Terra.

Dopo aver deciso di lasciarsi Stannis alle spalle e recuperato l’Amuleto della Terra, che si legò a Fyannon, il gruppo si imbatté in Alice, una sacerdotessa guerriera devota alla causa dei Prescelti. Fin da subito Calass e Alice si trovarono in una incredibile sintonia. In seguito, i Prescelti ricevettero in sogno la Guardiana Lyrio, che suggerì loro di recarsi a Lago Crescente per consultare i Saggi e scoprire come procedere nella loro missione. 

A Lago Crescente Calass e i suoi amici affrontarono una dura prova, con la quale superarono i traumi del passato: nella sua visione Calass scoprì di non essere davvero chi credeva di essere, ma di essere in realtà il legittimo re di Laylia, il figlio della principessa Nelothie, che lo aveva nascosto ad Angron perché non venisse ucciso. La consapevolezza di essere destinato a riprendersi il suo regno diede a Calass nuova forza e nuovi poteri. I Saggi consegnarono gli amuleti del Caos e dell’Ordine ai Prescelti, i quali si vincolarono rispettivamente ad Alice ed Uriel. Alice, infatti, divenne Prescelta al posto di Stannis, che si era rivelato non valido. In possesso di tutti gli amuleti, i Prescelti si prepararono fare guerra alle armate di Osram, non prima però di aver reclutato tutti gli alleati disponibili ad assediare Altatorre e riprendere la città dove veniva conservata la Fonte della Vita e dove Lyrio sta lentamente morendo.


I Prescelti reclutarono i nani del clan di Ingrid, gli alleati mercenari di Filin, un nano che nel corso degli eventi aveva stretto un legame intimo con la Prescelta del Fuoco; gli elfi dei clan di Altatorre ed i suoi paladini; la gilda degli incantatori di Viisas, il padre adottivo di Teinys; le armate del re di Pravoka e le armate degli elfi. Infatti Calass, Fyannon ed Alice si recarono nuovamente a Laylia per riprendersi la città e per portare al trono Calass, erede legittimo. Durante l’impresa, nel salvarsi la vita a vicenda, la vicinanza tra Calass ed Alice crebbe fino a mutare in amore. 

 

LA BATTAGLIA CONTRO OSRAM

Proprio mentre si organizzava l’assedio, però, l’arconte Feral raggiunse i Prescelti. Ordinò loro di consegnargli gli amuleti per liberare il dio assopito Fou-Lu e così sconfiggere Osram e ricaricare la Fonte della Vita, anche a costo di distruggere l’intera Assiah e di ricreare il continente da zero.

I Prescelti riuscirono a convincerlo che non si trattava della soluzione migliore e scoprirono che Feral aveva questioni irrisolte con Zaleth, che si supponeva fosse morto in un loro duello. Feral passò quindi dalla parte dei Prescelti e li aiutò nell’assedio di Altatorre con i suoi Arconti alleati.

La notte prima dell’assedio, Calass chiede ad Alice di sposarlo e di diventare la sua regina, nell’ultimo momento di pace prima della battaglia. Anche Ingrid e Filin convolarono a nozze, così come il fratello di Ingrid, Tharid, e la sua fidanzata Riss. Coinvolti, anche Fyannon e Kiramor celebrarono finalmente le nozze ufficiali.


La battaglia contro Osram Sangue di Demone venne combattuta il giorno successivo e i Prescelti riuscirono a sconfiggere anche il demone Baneth, che nel frattempo Osram aveva evocato al suo servizio. In un entusiasmante duello, Uriel perse la vita, garantendo però la vittoria ai suoi amici. I Prescelti salvarono la città e ripristinano l’energia della Fonte della Vita, salvando così l’intero continente di Assiah. Per ricompensarlo del sacrificio, gli Arconti resero Uriel un arconte a sua volta e i cittadini di Altatorre fecero costruire, in onore dei Prescelti, una scultura nella quale è incastonata tutt’ora la spada di Uriel.

 

TEMPI ATTUALI

Attualmente Calass Aelathor governa sul regno di Arborea, ma solo. La morte di sua moglie Alice, una mezzelfa, era inevitabile, ma lasciò un grande vuoto nel cuore del re degli elfi, un vuoto doloroso nemmeno con la presenza dell’adorata figlia Biancalys riuscì a colmarsi. Chiuso sempre più in se stesso e determinato a portare avanti le tradizioni del reame degli elfi, Calass ha protetto il suo popolo dall’influenza delle altre culture e delle altre fazioni, rendendo il Regno di Arborea ciò che è ora nell’Era della Catastrofe.

DESCRIZIONE

Calass è quello che potrebbe definirsi un perfetto esempio di elfo arboreo: l’alta statura ed il fisico slanciato lo rendono abile nella mischia ed agile dalla distanza. Ha lunghi capelli biondi, spesso legati in una mezza coda sulla nuca, per evitare che possano impigliarsi durante la battaglia.
Ha il viso asciutto ed i lineamenti affilati, nel quale spiccano due sottili occhi azzurri, attenti e calcolatori. La bocca dalle labbra sottili raramente si schiude in un sorriso, anche se non è raro scorgervi un sorriso di superiorità. Attualmente, in quanto re di Arborea, rappresenta la parte mortale del dio Altabas, che è perciò rappresentato a sua immagine.

In quanto guerriero, Calass è pressoché taciturno e preferisce rimanersene in disparte per badare alle sue armi, invece che partecipare alle conversazioni. È comunque un bravo oratore e riflette su ogni parola da usare durante un discorso, stando attendo a non inimicarsi nessun alleato, anche se sa sciogliersi in compagnia dell’adorata figlia, tanto simile alla cara moglie.
Ama aspettare di avere tutto sotto controllo ed agire solamente quando è certo che il suo piano possa andare a buon fine: raramente rischierebbe la propria incolumità per salvare i compagni. Odia mettersi in pericolo per situazioni poco serie. L’età e la morte di sua moglie l’hanno reso col passare del tempo sempre più taciturno, sospettoso e nostalgico.