Non c’è combattente che non invochi il nome di Nagur quando si appresta ad affrontare una difficile ma imponente battaglia. In quanto dio della guerra, della forza e delle armi, Nagur protegge e guida tutti i coloro che gli si rivolgono per avere forza e violenza.
Nessuno è escluso quando invoca il nome di Nagur, anche se non ha mai prestato giuramento alla sua fede o ha mai messo piede in un suo tempio. Nagur è pronto a donare forza ed assistere i guerrieri meritevoli: chiunque si dimostri forte e brutale, è degno agli occhi del dio della guerra. Che imbracci qualsiasi arma o che sia guidato dall’ira o dalla gloria, la sua vittoria sarà assicurata. Nagur incarna alla perfezione l’ideale della battaglia, crede nella forza e nellla gloria della vittoria.
Quando Viðarr scosse le sue catene in combattimento, la potenza dello spostamento d’aria e la gloria dei suoi attacchi generò Nagur, manifestazione della forza fisica e del coraggio della battaglia.
Nagur si interessa poco alle questioni degli altri dei. Ben più pratico e poco incline al dialogo, mal sopporta le divinità che si fanno guerra con le parole e preferisce di gran lunga dimostrare il proprio valore con le azioni che con la dialettica. Apprezza particolarmente Iravaru e suo fratello Ogun per la loro forza, ma non ritiene meritevoli divinità come Sarasvatir, troppo concentrato sulla mente. Nagur è inoltre nemico di Asmodeus e dei suoi figli.
Le armi dei fedeli di Nagur sembrano vibrare di potenza quando il dio della guerra interviene. Spesso durante i combattimenti si può sentire la terra tremare oppure il cielo tuonare ed in generale chi ha ricevuto il segno di Nagur ha sentito l’adrenalina crescere nelle vene. Contro i suoi nemici, invece, Nagur può arrivare a spezzare il metallo delle armi fino a scatenare tutta la sua ira finendo anche per uccidere o mutilare.
La manifestazione di Nagur è quella di un gigantesco umanoide dai muscoli possenti e la pittura da guerra sul volto. Non importa con quale forma, Nagur apparirà sempre come la creatura più alta, più grande anche dei giganti e di altri umanoidi enormi.
Sono creature bestiali e possenti a stare al servizio di Nagur. Molti sono gli orsi bruni corazzati che lo accompagnano.
I templi di Nagur sono vere e proprie caserme e non è raro che nei campi di allenamento si allestiscano altari per Nagur, spesso colmi di armi donate al dio in segno di riconoscimento. I sacerdoti di Nagur sono tutti combattenti, spesso vestiti di pellicce e pelli, ed i riti principali si articolano in tornei di combattimento a volte tanto violenti da causare la morte di alcuni partecipanti.
Queste morti, comunque, sono ritenute sacre per i fedeli di Nagur, tanto che alcuni sono ben lieti di perdere la vita durante uno di questi sacri tornei pur di compiacere il suo dio. Si dice che le anime dei fedeli di Nagur lo raggiungano poi nel piano del Limbo per combattere al suo fianco una gloriosa e sempre spettacolare battaglia.
Non esistono testi sacri della religione di Nagur, ma alcune tradizioni orali che narrano le gesta del dio della guerra dei tempi arcaici e degli eroi a lui devoti.
Non sono noti giorni sacri al dio della guerra. Qualsiasi giorno di guerra o di combattimento è ben voluto a Nagur, purché termini con una vittoria.
Caotico Neutrale
Guerra, armi, combattimento, forza
Distruzione, Caos, Forza, Gloria, Guerra.
Ascia bipenne