Ogun

Dio della forgia e dei nani

Divinità

Ogun è il padre di tutti i nani. Nato dalla terra stessa, per volere di suo padre Viðarr, rappresenta in tutto e per tutto la cultura nanica dell’onore e della lealtà al nome della famiglia e al compagno. Patrono delle fucine, è spesso venerato dai fabbri e dagli armaioli.

Dogma

I seguaci di Ogun seguono come lui il grande valore dell’onore. Non c’è nulla di più vergognoso che vendere il proprio onore o di essere additato come un traditore o un codardo: un vero seguace di Ogun morirebbe in un combattimento pur di non tornare sconfitto alla propria dimora e morirebbe pur di tradire un fratello o un amico. Questo è il motivo per cui chi infrange queste sacre leggi viene esiliato senza pietà dalla sua comunità.

Storia

Si dice che un tempo Viðarr abbia fatto scuotere le montagne di Assiah con le sue pesanti catene elementali. Quando lo fece con le montagne del nord, le sue armi ardenti di fuoco, generò suo figlio Ogun, già armato di martello, perché lo aiutasse a dar forma alle altre montagne. Ogun è inoltre il capo del pantheon nanico, nonché ritenuto padre della razza e della cultura nanica. 

Relazioni

Ogun ha buoni rapporti con le divinità legali: tra i suoi favoriti Althea, Altabas e Beltan, a suo parere onorevoli e fidati. Ogun non disprezza le divinità che danno prova di essere forti e coraggiose e le divinità votate alla famiglia e ai legami di sangue. 

Non tollera invece le divinità traditrici e meschine, come Talys, Urash ed Atalistria, troppo imprevedibili per poterci avere a che fare. Cerca inoltre di tenersi fuori dagli affari di Asmodeus, ma in quanto nemico di suo padre, è anche suo nemico.

Provvidenza

Ogun si manifesta con terremoti e colate laviche, segno del suo percuotere il mondo con l’enorme martello donatogli dal padre alla nascita. Aiuta i suoi fedeli rendendoli più forti e coraggiosi e punisce i meno meritevoli facendo sì che vengano allontanati dalle loro comunità.

Aspetto

Ogun è un nano dalla stazza possente e la pelle dura come la roccia. Ha capelli e barba di lava fusa, sempre ardenti ed accesi e gli occhi scuri come la cenere, capaci di infiammarsi se il dio è furibondo. Ogun è sempre armato del suo enorme martello da guerra, con cui si dice che continui a percuotere la terra per modificare monti e sottosuolo.

Servitori

Ogun si circonda di costrutti di roccia e terra, ma anche di creature legate al fuoco e al metallo.

Chiesa di Ogun

Molti nani ripongono la loro fede in Ogun, in quanto capo del suo pantheon. La sua religione si fonde spesso con quella degli altri dèi del suo pantheon, come Mistril o il Culto delle Stelle e molto spesso presso i villaggi sotto le montagne le celebrazioni dei fedeli si svolgono non soltanto in favore di Ogun. L’onore è la più importante caratteristica della fede, così forte che è radicata nei comportamenti e nelle consuetudini dei suoi fedeli: molti gesti e moltre superstizioni nascono infatti da rituali per compiacere il dio della forgia.

I templi di Ogun sono di pietra e roccia, dall’architettura elaborata ma accogliente. Comprendono al loro interno quasi sempre una colata lavica che riscalda l’ambiente ed un altare con una statua che lo raffigura. I suoi chierici vestono dei colori della montagna: marrone, nero e rosso, e spesso sono addestrati ad utilizzare il martello (sia come arma che come strumento per la forgia). Molti fabbri e maniscalchi possiedono una statua di Ogun nelle loro officine, oppure piccoli altari decorati con anelli di metallo o ferma-trecce forgiati in suo onore. 

I riti per Ogun sono spesso comunitari e comprendono oltre a feste con canti e balli, anche tornei di atletica o di forza, nei quali le scorrettezze sono viste come sacrilegi. Le preghiere per Ogun sono semplici e molto spesso personali.

Testi Sacri

In lavorazione…

Giorni Sacri

In lavorazione…

Allineamento

Legale Buono

Competenze

Nani, forgia, guerra, fuoco, onore

Domini

Artificio, Comunità, Forza, Terra, Fuoco

Arma Preferita

Martello